Governo Draghi, Rousseau: oltre 40mila voti in 3 ore 

(Adnkronos)

Iscritti M5S chiamati oggi alla scelta sull’appoggio al governo Draghi. A partire dalle 10, e fino alle 18, si terranno infatti le votazioni sulla piattaforma Rousseau per decidere se i Cinquestelle in Parlamento dovranno sostenere o meno l’esecutivo nascente dopo la crisi del governo Conte bis. “Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”, questo il quesito sottoposto alla base M5S che inciderà inevitabilmente sulle sorti dei pentastellati.

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Ad annunciare data e ora della votazione era stato ieri sera il capo politico Vito Crimi, che prima del post ufficiale sul Blog delle Stelle aveva anticipato la decisione legandola alla “ottima notizia” dell’arrivo di un nuovo ministero, quello della Transizione ecologica, fortemente voluto dal ‘padre nobile’, fondatore e garante del Movimento Beppe Grillo. “Il ministero per la Transizione ecologica – scriveva – entra nell’agenda di governo e diventerà realtà. Ringrazio Beppe Grillo per aver posto questo importante tema al centro del dibattito, e il presidente incaricato Draghi per la sensibilità con la quale ha saputo accogliere la nostra proposta”, la conclusione del post.

Dietro allo sblocco dell’impasse che aveva portato prima allo stop e poi allo slittamento del voto, apprende l’Adnkronos, ci sono in effetti proprio Beppe Grillo e Draghi, con una telefonata fra i due avvenuta nella tarda mattinata di ieri, attorno all’ora di pranzo: da qui la decisione di accelerare con il voto dei militanti. E seppure Draghi ieri ha scelto di non dichiarare nulla al termine delle consultazioni, la conferma della presenza di un ministero della Transizione ecologica nel governo è arrivata comunque dall’incontro tra il presidente del Consiglio incaricato e le associazioni ambientaliste: il dicastero “ci sarà” e le sue “competenze saranno concentrate”, ha infatti spiegato la presidente del Wwf Donatella Bianchi dopo l’incontro con Draghi. Parole, queste, che in qualche modo hanno consentito a Grillo di incassare una vittoria per il Movimento, potendo dare al Recovery plan un respiro ambientalista.

La vittoria di Grillo basterà a ricompattare il M5S e la sua base, da giorni divisi sull’appoggio a Mario Draghi? Di sicuro finora c’è solo che le opinioni fra i ‘big’ del partito non sono tutte in linea con quelle del garante. Se da un lato nella serata di ieri Luigi Di Maio ha lanciato un nuovo e accorato appello al sì – che voterà “convintamente” perché “mi fido di Beppe” -, dall’altro ecco spuntare il duro post di Barbara Lezzi, che accusa: “Ora facciamo tutti finta di essere contenti. Fingiamo di essere felici e soddisfatti”. Ma non solo. Nella tarda serata di ieri si è poi aggiunto il post a firma di 13 parlamentari 5S ‘malpancisti’ che puntano il dito sulla votazione “tendenziosa” con un quesito definito “manipolatorio”. Oggi, dunque, la parola passa a Rousseau.