Covid, in Africa casi sottostimati: a rischio campagna vaccini

(Adnkronos)

I numeri ufficiali della diffusione della pandemia da coronavirus in Africa parlano di oltre 3,7 milioni di contagi e quasi 100mila morti, secondo i dati della Johns Hopkins University. Dati che sarebbero in realtà sottostimati rispetto alla reale portata della pandemia e che potrebbe rallentare la campagna vaccinale. L’allarme arriva da epidemiologi ed esperti, che temono che l’Africa non venga vista come una priorità nella distribuzione dei vaccini, ma che la reale portata della pandemia del continente sia ben più ampia nonostante i limitati dati raccolti.

Molti paesi africani, infatti, non possono permettersi di condurre test di massa e non hanno la capacità di raccogliere dati affidabili su casi e decessi, soprattutto nelle aree remote. A questo si aggiunge lo stigma associato alla malattia, la mancanza di informazioni e l’incapacità delle vittime di raggiungere o pagare le strutture sanitarie.

Oliver Watson, esperto di malattie infettive presso l’Imperial College di Londra, ha affermato al Guardian che le carenze nella raccolta dei dati nel continente africano potrebbero minare gli sforzi per garantire un accesso equo ai vaccini. “Alcuni potrebbero obiettare che la necessità di vaccini è molto meno urgente, quindi i vaccini andranno a paesi con sistemi di segnalazione più forti e quindi radicheranno ulteriormente le disuguaglianze”, ha detto.

Ibrahim Fahal, presidente della Sudan Medical Care Foundation con sede nel Regno Unito, ha detto al Guardian che il personale medico in prima linea ha dovuto affrontare misure di sicurezza limitate e un numero molto elevato di pazienti. “Sono molto esposti – ha detto – Va trovato il prima possibile un modo per vaccinarli”. Uno studio della Boston University School of Public Health in Zambia ha concluso che il numero relativamente basso di casi di Covid in Africa potrebbe semplicemente essere “una questione di mancanza di test, con il coronavirus che in realtà diffondendosi in modo terribile, ma invisibile in tutto il continente”.