Lockdown, Pregliasco dice no: “Si provi a rivedere parametri chiusure”

(Adnkronos)

All’Italia serve un lockdown totale subito, come suggerito da Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza? “Da un punto di vista scientifico sono d’accordo con Ricciardi”, rispetto al fatto che una chiusura drastica di 3-4 settimane fermerebbe sul nascere la ‘rimonta’ di Sars-CoV-2. “Credo però che un lockdown totale sia difficile da proporre dal punto di vista dell’opportunità politica e del disagio e della ribellione sociale che si rischierebbe”. E’ la visione del virologo dell’università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, che dice la sua nel dibattito sollecitato dalle dichiarazioni di Ricciardi e dalle reazioni immediate di muro da parte di alcuni esponenti della politica. Per l’esperto, meglio tentare prima una via “più accettabile”, provare a “rivedere i parametri” su cui far partire le chiusure.

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“Le persone – ammette Pregliasco, parlando con l’Adnkronos Salute – sono provate dalla lunga maratona” di chiusure a zone e aperture a scatti, “a cui il virus ha costretto tutti noi. I risultati sono stati importanti, intendiamoci, perché il metodo dell’Italia a colori ci ha permesso ad oggi tutto sommato di mitigare la diffusione di Covid-19. Non siamo riusciti ad arrivare al controllo dell’epidemia, che era la speranza con cui si era partiti. Rispetto al lockdown puro è stato possibile solo rallentare la velocità di circolazione del virus, ma non dimentichiamo che in questo modo è stata garantita alle persone che si stanno ammalando la miglior condizione possibile, perché la situazione attuale vede la presenza di un 30% circa di occupazione dei reparti, ancora accettabile”.

“A mio avviso – aggiunge quindi Pregliasco – forse sarà necessario rivedere i parametri di aperture e chiusure, essere più flessibili. Perché, si sa, quando una regione va nella fascia gialla, il rischio di perdere i progressi ottenuti c’è. Vediamo se saranno fattibili interventi chirurgici, zone rosse come l’Umbria, da far scattare in base a valutazioni più stringenti”.