Centrodestra tra ipotesi intergruppo e rilancio federazione

(Adnkronos)

Centrodestra tra ipotesi ‘intergruppo’ e (ri)proposta di ‘federazione’. Da una parte – sulla richiesta di ‘intergruppo’ – Giorgia Meloni che chiede agli alleati della Lega e di Fi “procedere in questa direzione per portare avanti il programma elettorale comune”. Dall’altra Matteo Salvini che ritira fuori l’idea di federare il centrodestra. Nel mezzo Forza Italia, che resta in stand-by. Obiettivo comune: rinsaldare l’alleanza, soprattutto ora che le scelte pro e contro Draghi hanno allontanato i tre partiti del centrodestra.

“Penso – dice di prima mattina la leader di Fratelli d’Italia – che l’intergruppo sia utile farlo nonostante il diverso posizionamento attuale dei partiti della coalizione”. “Formulerò questa proposta a Salvini e Berlusconi e mi auguro possa essere accolta”, dice ancora Meloni. Poi interviene Salvini. Che rilancia: “Sono stato io che avevo proposto la federazione del centrodestra, mi avevano detto di no, ma magari adesso i no si sono trasformati in sì. La ripropongo adesso”. “Si può fare, mantenendo la propria identità, chi in maggioranza, chi all’opposizione”, dice ancora riferendosi alla situazione attuale del centrodestra, con Lega e Fi dentro al governo e Fdi fuori.

Nelle scorse ore, Salvini ha provato a serrare le file dell’alleanza, partendo dal partner di governo, con incontri a breve distanza con Antonio Tajani, neo-coordinatore del partito azzurro e Licia Ronzulli, responsabile dei rapporti con il centrodestra. Il leader della Lega, già lo scorso novembre aveva proposto un patto federativo. Il 21 novembre, per l’esattezza, mentre iniziava a scricchiolare il governo Conte, Salvini aveva annunciato una “federazione di centrodestra”, a cominciare dai gruppi parlamentari, che “unisca i cuori e le teste”, per presentare “proposte concrete comuni al governo” per “aiutare chi è stato penalizzato dal Covid”. Un progetto accolto con freddezza dagli alleati, Fi e Fdi, come ha ricordato oggi lo stesso leghista.

Tace, per ora, Forza Italia, ma dal partito azzurro trapela come il tema di quella che Berlusconi chiama ‘confederazione’ è per ora in stand-by. Un discorso già sul tavolo del centrodestra, “avviato” alla fine dello scorso anno, che resta in piedi, ma non può non tenere conto delle mutate condizioni politiche, e delle posizioni assunte dalle forze di centrodestra, rispetto al governo Draghi.