Ricerca: studio sulla memoria, per richiamare un ricordo se ne perde un altro  

Scoperto 'lato oscuro' della memoria, per richiamare un ricordo se ne perde un altro

Pubblicato il: 17/03/2015 19:57

Ricordare un dettaglio ce ne fa dimenticare un altro. E’ il gioco di equilibrio che avviene nella nostra mente, fotografato da uno studio dell’Università di Birmingham e del Mrc Cognition and Brain Sciences Unit di Cambridge: richiamare intenzionalmente un ricordo ci porta a cancellarne un altro ‘concorrente’, che potrebbe interferire con il corretto funzionamento della nostra memoria. In parole povere e un po’ paradossali, l’atto di ricordare potrebbe essere una delle principali cause per cui si dimentica qualcos’altro. La ricerca, pubblicata sulla rivista ‘Nature Neuroscience‘, rappresenta il primo tentativo di identificare il meccanismo di ‘dimenticanza adattiva’ nel cervello umano. La scoperta è stata realizzata utilizzando tecniche di imaging (risonanza magnetica funzionale) che hanno mostrato come lo stesso processo viene implementato dalla soppressione di meccanismi corticali che sottostanno ai ricordi ‘concorrenti’.

Alcuni volontari sono stati monitorati mentre veniva chiesto loro di ricordare alcune immagini viste poco prima. Il team ha tracciato l’attività cerebrale indotta dai singoli ricordi e mostrato come questa sopprime altri ricordi: i pensieri ‘in concorrenza’ venivano riattivati sempre meno, man mano che si andava avanti con l’esperimento, a supporto dell’idea che stesse avvenendo una soppressione attiva della memoria. “In ambiente scientifico era noto che potesse esistere questo fenomeno – commenta Maria Wimber della Birmingham University – ma credo che la gente si stupirà nell’apprendere di questo ‘lato oscuro’ della nostra memoria“.

Salute: test online rivela l’età del cuore e predice infarto o ictus  

Test online rivela l'età del cuore e predice infarto o ictus

Pubblicato il: 10/03/2015 16:09

Basta inserire alcuni dati online, dall’età al peso, dalla pressione al livello di colesterolo, per conoscere l’età in cui si potrebbe essere vittime di un attacco di cuore o di un ictus. La ‘sfera magica’ digitale che potrebbe prevenire il ‘crack’ al cuore è un programma creato dal National Health Service britannico, l’omologo del Servizio sanitario italiano. Usando le informazioni inserite dall’utente, il programma calcola l’età reale del cuore e il suo stato di forma, riuscendo a stabilire poi con precisione quando potrebbero presentarsi i primi sintomi di un attacco di cuore o di un ictus. Il test è disponibile sul sito dell’Nhs.

Secondo Kevin Fenton, direttore del dipartimento Salute e benessere dell’Nhs, “troppe persone stanno morendo prematuramente per malattie causate da fattori di rischio come il fumo o l’ipertensione – precisa Fenton al ‘Telegraph’ – uno strumento come il test dimostra che non è mai troppo tardi per cambiare stile di via. Soprattutto offre la possibilità di vedere l’impatto di questa scelta e migliorare la qualità della vita delle persone“.

Ecco alcuni esempi di previsioni fatte dal sito: una donna quarantenne con un peso nello norma, che fuma meno di 10 sigarette al giorno e ha una storia familiare di diabete e malattia cardiovascolari, ha una età reale del cuore di 53 anni. Se non cambia stili di vita potrebbe essere vittima di un attacco cardiaco a 71 anni. Mentre un uomo 55enne, fumatore e in sovrappeso – secondo il test – ha un età del cuore di 67 anni e ha il 30% di probabilità di incorrere in un ictus nei prossimi 10 anni.