Pensioni d’oro, tagli dal 10% al 40%  

Pensioni d'oro, tagli dal 10% al 40%

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Pubblicato il: 14/12/2018 18:35

Stretta alle pensioni d’oro sopra i 90mila euro per 5 anni. Un emendamento alla manovra, depositato in commissione Bilancio al Senato, che ha come primo firmatario il capogruppo M5s a Palazzo Madama Stefano Patuanelli, prevede l’introduzione di tagli crescenti in base all’entità dell’assegno: la riduzione sarà del 10% per le pensioni da 90mila a 130mila euro lordi, del 20% dai 130mila fino ai 200mila euro, del 25% tra 200mila e 350mila euro, del 30% da 350mila a 500mila euro e del 40% per gli assegni oltre i 500mila euro.

Esonerati i trattamenti interamente liquidati con il sistema contributivo, gli assegni di invalidità, ai superstiti e alle vittime del terrorismo. L’intervento interesserà un arco temporale di cinque anni. Inoltre per garantire l’adeguatezza delle prestazioni pensionistiche in favore di particolari categorie di soggetti inoltre viene istituito un fondo apposito presso l’Inps. La proposta di modifica include nella platea gli organi costituzionali e di rilevanza costituzionale.

DI MAIO, DA TAGLIO UN MILIARDO – “Sulle pensioni d’oro” spiega il vicepremier Luigi Di Maio a ‘Stasera Italia’ su Retequattro, “facciamo due cose: prima tagliamo tutte quelle pensioni sopra i 4.000 euro netti per chi non ha mai versato i contributi – per chi li ha versati non gliela tocchiamo – e, inoltre, adeguiamo le pensioni d’oro all’inflazione. Se hai preso ingiustamente una pensione d’oro per vent’anni senza aver versato i contributi non solo mi devi dare quello che non potevi prendere, ma mi devi dare anche gli arretrati. Quindi arriviamo a circa 1 miliardo di euro di risorse: questo vuol dire dimostrare che i soldi si potevano prendere dalle pensioni d’oro e quelli di prima non l’anno voluto fare, non è che non l’hanno potuto fare”.