Addio a Miucha, regina della Bossa Nova  

Nella capitale francese conobbe la cantautrice cilena Violeta Parra, che la presentò a Joao Gilberto, già mito della Bossa Nova. Fu un colpo di fulmine: i due si sposarono e si trasferirono a New York, dove nel 1966 nacque la figlia Bebel Gilberto. L’esordio discografico di Miúcha avvenne nel 1975 con la realizzazione di “The Best of Two Worlds” di Joao Gilberto con la collaborazione di Stan Getz. Nel disco Miúcha cantò alcuni brani tra i quali una versione di “Águas de Março” di Antônio Carlos Jobim. Nello stesso anno Miúcha partecipò anche al festival di Newport con Getz e incise una canzone nel disco “Urubu” di Jobim.

Da allora Miúcha divenne la partner artistica principale di Jobim, che le affidò il compito di cantare la maggior parte delle sue nuove composizioni. Anche le sorelle Ana e Cristina furono coinvolte da Jobim e rimasero per alcuni anni come cantanti e coriste nel suo gruppo, la Banda Nova. Con Jobim, Miúcha incise due dischi: “Miúcha Antonio Carlos Jobim” (1977) e “Miucha Tom Jobim” (1979). Il primo disco totalmente suo fu “Miúcha” del 1980: nell’album, che contiene anche alcune sue composizioni, canta anche l’allora quattordicenne figlia Bebel e suona la chitarra Joao Gilberto.

Il disco successivo fu un altro “Miúcha”, questa volta nel 1989. In entrambi questi dischi, la cantante dimostra la sua naturale predisposizione musicale, la sua classe, ma soprattutto la sua familiarità con la Bossa Nova, frutto di anni di frequentazione con i più importanti esponenti del genere. Dopo la partecipazione ad alcuni spettacoli teatrali e a molte apparizioni dal vivo in Europa e in Giappone, Miúcha realizzò un altro disco solo nel 1999, “Rosa amarela”, nel quale interpreta canzoni del fratello Chico Buarque e di Antonio Carlos Jobim.

Nello stesso anno partecipò a “Vivendo Vinicius ao vivo” con Baden Powell, Carlos Lyra e Toquinho. Nel 2002 incise “Miúcha. Compositores” nel quale interpreta le canzoni dei suoi compositori preferiti. Nel 2003 realizzò un altro omaggio al genio di Vinicius de Moraes, non solo come poeta, ma anche come compositore di musica, nell’album “Miúcha canta Vinicius Vinicius – Música e letra”.