I parrocchiani hanno appreso dal parroco durante la messa di Ognissanti che ogni tentativo di assicurare alla chiesa una copertura provvisoria prima dell’inverno era fallito. Uno stallo determinato anche da incomprensioni tra l’amministrazione comunale e la Curia. Pare che ci fossero divergenze sulla scelta della ditta, sul tipo di intervento da effettuare e sui fondi da utilizzare. Nulla di nuovo verrebbe da dire.
Gli abitanti del piccolo paese si sono comunque mobilitati, hanno chiesto udienza al Vescovo di Teramo, che il 26 novembre ha ricevuto una delegazione di fedeli. “In quella occasione -racconta all’Adnkronos Gabriella Di Berardo- il vescovo ci assicurò che la settimana successiva una ditta avrebbe avviato i lavori necessari per la copertura dell’ala della chiesa crollata. L’ingegnere della Curia, presente alla riunione, disse che il progetto era già pronto da tempo e il ritardo accumulato era da attribuire all’intervento della commissione tecnica del Comune. Comunque i lavori sarebbero iniziati al più presto. Ci avevamo creduto ma purtroppo così non è stato. E’ passato ormai un mese, è arrivata la neve ma i lavori non sono iniziati”.
L’amminitrazione comunale, che pure ha realizzato interventi di messa in sicurezza nella altre chiese del comune, dopo alcuni incontri con i tecnici della Curia si è tirata fuori: “la competenza -afferma all’Adnkronos il sindaco Gabriele Minosse- è loro. Per gli interventi sui fabbricati di culto il soggetto attuatore è la Curia. Dopo l’ultimo incontro non abbiamo avuto più contatti”. La mancata collaborazione tra i due Enti ha certamente contribuito alla dilatazione dei tempi. E anche se la Curia dopo l’iniziale disinteresse sembra aver preso in mano la situazione al Santuario è arrivata prima la neve che la ditta incaricata di effettuare i lavori.
“A questo punto c’è solo da sperare che non rinevichi nei prossimi giorni e che la ditta possa effettuare i lavori. Altrimenti -dice con amarezza Di Berardo- non resterà che aspettare la primavera prossima e verificare i danni che l’incuria di chi doveva intervenire ha prodotto. Danni a un bene comune che per noi oltre al valore religioso e storico ha anche un valore affettivo inestimabile perchè lasciatoci dai nostri avi”.
La Chiesa di S. Maria Assunta si trova a circa 1000 metri sul livello del mare nei pressi delle sorgenti del fiume Tordino, risale nella sua struttura originaria alla fine del Quattrocento. L’attuale aspetto è il frutto di restauri avvenuti nel XVIII e nel XIX secolo e, più di recente, nel 1988; a conclusione di quest’ultimo è stata elevata a “Santuario della Madonna dei Monti della Laga”. Nella struttura principale trova posto la chiesa vera a propria, costituita da una navata unica che un tempo terminava in un’abside mentre oggi in una semplice zona presbiteriale.