Pubblicato il: 19/11/2019 17:24
‘Qui non si muore’, seconda opera del regista torinese Roberto Gasparro, ha vinto il premio miglior sceneggiatura al ‘Festival Internazionale del Cinema di Salerno’. Il film, girato lo scorso aprile e maggio nel comune astigiano di Montiglio Monferrato con il coinvolgimento dell’intera popolazione, narra la storia di tre ex partigiani e un ex militante fascista che decidono di ripopolare il loro borgo abbandonato da tutti i giovani. “Sono fiero di questo riconoscimento – dichiara Gasparro – è il premio che più desideravo: la pellicola racconta il diritto alla felicità, tema più che mai attuale in questi complicati tempi moderni, in cui i grandi sogni e i nobili obiettivi rivestono una funzione fondamentale per l’evoluzione positiva della società”.
Nel cast anche il Premio ‘David di Donatello’ Tony Sperandeo, già volto noto della serie tv ‘La Piovra’, che qui veste i panni di Don Gaetano, un parroco dalle vedute moderne e messo al 41bis dalla Curia, pronto ad attuare politiche innovative per promuovere il suo borgo anche tramite il web. E, con lui, Margherita Fumero, Lina Bernardi, Barbara Bacci, Gianni Parisi e Franco Barbero, oltre a un giovane Alessandro Gamba al suo debutto cinematografico nei panni del protagonista che interpreta il ruolo del Primo Cittadino di Montiglio Monferrato. “Il lungometraggio, già applaudito dalla stampa, è stato scartato al ‘Torino Film Festival’. Com’è nella tradizione del capoluogo piemontese, i figlioli prodighi trovano sempre porte aperte altrove prima di far trionfalmente ritorno a casa”, commenta il giornalista Maurizio Scandurra, anche incaricato per i grandi eventi del Comune di Montiglio.