Coronavirus, Salvini: “Non chiediamo miracoli ma decreto va migliorato”  

Coronavirus, Salvini: Non chiediamo miracoli ma decreto va migliorato

Pubblicato il: 16/03/2020 20:24

Non pretendiamo miracoli però stiamo lavorando anche in queste ore per aiutare il governo a migliorare quello che è uscito dal Consiglio dei ministri, perché è evidente che tutto è migliorabile“. Lo afferma il segretario della Lega, Matteo Salvini, durante una diretta Facebook.

“Se garanzie per tutti significa rinviare i versamenti dell’Iva per quattro giorni, se va bene rinviarli fino alla fine di maggio – dice ancora Salvini – e poi 100 euro per i lavoratori dipendenti che sono sul posto di lavoro rischiando e 600 euro per i lavoratori autonomi, non è questo che copre le spalle a milioni di italiani. La cassa integrazione per 9 settimane con un budget di un miliardo e trecento milioni di euro, lo stop agli affitti per i negozi solo per il mese di marzo, lo stop ai contributi per il lavoro domestico fino al 31 maggio con contributi da versare entro il 10 giugno: non ci siamo“.

“Siamo ottimisti, siamo fiduciosi, sappiamo che il lavoro dei medici, degli operatori sanitari, dei biologi, dei virologi, dei ricercatori è eccezionale però è chiaro ed evidente che l’economia italiana, le imprese, i negozi, le fabbriche e le famiglie italiane non torneranno nella normalità a giugno, ma probabilmente neanche a luglio e ad agosto – dice Salvini – Quindi non basta uno o due mesi di rinvio o di sospensione, serve l’azzeramento, l’annullamento delle tasse per molti settori produttivi” e l'”annullamento della tassa sulla plastica e sullo zucchero”.

In un momento eccezionale occorrono provvedimenti eccezionali, senza che in Europa qualcuno faccia il furbetto e magari pensi di riportare in vita il fondo salva Stati, il famigerato Mes – scandisce poi il leader della Lega – perché se per essere aiutati dobbiamo chiedere l’intervento della Troika e fare la fine della Grecia, siamo l’Italia, con tutto il rispetto della Grecia”.

“In Germania – aggiunge – stanno ipotizzando di muovere una cifra di 500 miliardi di euro, non si capisce perché qualcuno possa e qualcuno non possa, perché qualche Paese europeo possa chiudere le frontiere e l’Italia non abbia mai potuto chiudere le frontiere, perché ci possano essere garanzie per qualcuno e assenza di garanzie per qualcun altro”.

Salvini rilancia poi “per l’ennesima volta l’appello a vigilare su chi sta guadagnando in Borsa, su chi vende, guadagna, ricompra, riguadagna. Un cannocchiale aperto su quello che sta accadendo in Borsa, perché sono soldi degli italiani e degli imprenditori italiani”.