Covid, le zanzare non lo trasmettono ma è boom di Sos  

Covid, le zanzare non lo trasmettono ma è boom di Sos

Pubblicato il: 21/08/2020 12:34

Non trasmettono il coronavirus, ma continuano a ‘pungere’ la popolazione. Sono le zanzare, compagne di notti insonni, che già dalla primavera – complici il lockdown e la tendenza di tante persone di passare molto più tempo negli ambienti domestici outdoor (balconi, terrazze e giardini) – hanno invaso la quotidianità di milioni di italiani. La conseguenza? Un vero boom di punture e richieste di informazione sui siti specializzati. I dati dell’Osservatorio Rentokil rilevano “che nel periodo da aprile a luglio c’è stato un incremento di visite del 40% sulle pagine dedicate a questo infestante sul sito Rentokil.it rispetto allo stesso periodo del 2019”.

“L’aumento delle ricerche per ottenere informazioni sulla zanzara e sui metodi per prevenirne le infestazioni è stato anche probabilmente alimentato dalla paura del contagio di Covid-19 attraverso le punture di questo insetto – osservano gli esperti – Recenti studi scientifici hanno però dimostrato che le zanzare non sono vettori del virus Sars-CoV-2”. Le zanzare tuttavia continuano a essere il vettore principale di diffusione di altri virus e patologie oltre la malaria, come la febbre Dengue, il virus del Nilo Occidentale, il virus Zika, la Chikungunya e la febbre gialla. “Non stupisce quindi che nell’anno della pandemia di Covid-19 si sia diffusa la paura del contagio del virus Sars-CoV-2 attraverso questo insetto”, sottolineano gli specialisti.

“Nonostante questo insetto possa essere vettore di molte malattie e virus, i risultati preliminari di un recente studio italiano, condotto dall’Istituto superiore di sanità e dall’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, escludono la cosiddetta competenza vettoriale della zanzara, ossia la capacità di trasmettere il patogeno” di Covid-19 “tramite la sua puntura, e questo vale sia per la zanzara tigre (Aedes albopictus) sia per la zanzara comune (Culex pipiens) – ricorda Ester Papa, Technical Manager di Rentokil Initial Italia – La ricerca ha mostrato che il virus, una volta penetrato all’interno della zanzara mediante un pasto di sangue infetto, non è in grado di replicarsi e di superare la barriera intestinale dell’insetto. Non può quindi raggiungere le ghiandole salivari ed essere successivamente inoculato dalla zanzara all’uomo attraverso una puntura”.

“La puntura delle zanzare causa un pomfo, di breve durata ma molto pruriginoso, dovuto al rilascio di istamina e altre sostanze presenti nella saliva che la zanzara inietta quando ci punge – avverte Marina Mauro, responsabile in Asst Lariana dell’Allergologia dell’ospedale Sant’Anna – La dimensione del pomfo dipende dalla sensibilizzazione individuale, ma essere punti o meno da zanzare pare sia dovuto all’odore che ognuno di noi emette, dall’avere una pelle sottile e morbida, da una temperatura corporea superiore alla norma come nel caso di sudorazione a seguito di attività fisica. Sarebbero più attrattivi anche i vestiti scuri”.

“Per quanto riguarda la prevenzione, bisogna evitare il ristagno di acqua nei sottovasi, evitare di indossare indumenti scuri, applicare repellenti sulla cute esposta e sugli abiti, applicare zanzariere alle finestre. In caso di puntura è utile applicare un cubetto di ghiaccio, a seguire una crema cortisonica se il prurito fosse molto intenso”, aggiunge Mauro.

Esistono anche dei dispositivi per la lotta alle zanzare.

1) La zanzariera: il metodo più antico e naturale per difendersi dalle zanzare è la zanzariera: installata sulle finestre e, per i più piccini, su culla o lettino, garantisce la protezione senza rinunciare al ricambio d’aria nelle calde serate estive. La zanzariera è uno strumento molto efficace sia a casa sia in campeggio, visto che praticamente tutti i tipi di tenda e camper ne sono dotati;

2) I repellenti naturali: le punture di zanzara sono fastidiose per tutti, ma per i bambini diventano un piccolo dramma. Per proteggere la pelle dei più piccoli è consigliabile l’utilizzo di repellenti a base di sostanze naturali che, in generale, sono ben tollerate anche dalle cuti più sensibili. Questi prodotti sono reperibili sia presso la grande distribuzione che in farmacia o erboristeria e solitamente sono a base di geranio, citronella, lavanda e timo e spesso si trovano anche in forma indossabile (braccialetti).

3) I repellenti chimici: disponibili in diversi formati come spray, lozione, gel o panni imbevuti, solitamente sono preparati chimici a base di dietiltoluamide. Questa sostanza è un repellente molto efficace anche se leggermente tossico, e per questo non va applicato vicino a occhi e bocca;

4) Candele e spirali: le candele alla citronella sono un rimedio piuttosto diffuso anche se di limitata efficacia. Bruciando, le candele rilasciano l’aroma alla citronella, molto fastidioso per le zanzare. La stessa funzione viene assolta dalle spirali, comunemente chiamate zampironi, che però, rispetto alle candele, sono più efficaci. Tuttavia non è consigliabile utilizzarle in ambienti chiusi, soprattutto in presenza di bambini. Il funzionamento dello zampirone è del tutto simile a quello delle stecche d’incenso, che durante la combustione rilasciano il fumo profumato.

5) I diffusori elettrici. Presenti oramai in quasi tutte le case, i diffusori elettrici sono disponibili in due modelli: i fornelletti a piastrina e i diffusori a carica liquida. I primi hanno un funzionamento molto semplice: una piccola resistenza scalda la piastrina imbevuta di repellente, rilasciandolo nell’ambiente che deve essere areato prima di andare a letto. I diffusori a carica liquida si presentano come una piccola boccia piena di liquido costituito da piretroidi (sostanze non tossiche per l’uomo ma si consiglia di leggere attentamente le istruzioni) che emanano un odore molto nocivo per le zanzare. I diffusori a carica liquida hanno il vantaggio di non dover cambiare piastrina ogni sera e di rilasciare sempre lo stesso quantitativo di repellente. Inoltre sono molto diffusi i modelli dotati di temporizzatore che consentono di non doverli attivare ogni sera.

6) Apparecchi a ultrasuoni (o sonici): si tratta di apparecchi a batteria o elettrici che emettono onde sonore non udibili dall’orecchio umano, ma molto fastidiose per gli insetti. Il funzionamento di questi apparecchi si basa sulla riproduzione di frequenze d’onda simili a quelle caratteristiche del richiamo sessuale della zanzara maschio. Le zanzare femmina già fecondate, che sono sempre alla ricerca di sangue da succhiare, infastidite dall’ultrasuono, si allontanano immediatamente.