G8, Francia. Cassazione deciderà il 26 gennaio su caso ex no global Vecchi  

G8, Francia. Cassazione deciderà il 26 gennaio su caso ex no global Vecchi

Pubblicato il: 15/12/2020 15:14

La Corte di Cassazione francese, che oggi si è riunita per esaminare il caso di Vincenzo Vecchi, l’ex no global ricercato per i fatti del G8 di Genova del 2001 e che è stato arrestato in Francia nell’agosto del 2019 dopo una latitanza di 8 anni, renderà la sua decisione il prossimo 26 gennaio. A riferirlo all’Adnkronos è Maxime Tessier, l’avvocato di Vincenzo Vecchi. La Cassazione deve decidere sull’eventuale estradizione di Vincenzo Vecchi in Italia.

In seguito alla decisione della Corte di Appello del 4 novembre che non aveva riconosciuto il reato di devastazione e saccheggio e rifiutato l’estradizione in Italia dell’ex no global, il Procuratore di Angers aveva presentato un ricorso in Cassazione che oggi è stato esaminato. Anche i legali di Vecchi in seguito alla decisione del Procuratore avevano presentato un ricorso in modo che venisse riesaminato l’insieme del dossier.

Il 4 novembre la Corte di Appello di Angers non aveva riconosciuto il reato di devastazione e saccheggio ma aveva riconosciuto altre due condanne, per l’aggressione a un fotografo e il possesso di una molotov. In base a questa decisione del Tribunale Vecchi avrebbe dovuto scontare ancora un avanzo di pena di 1 anno, 2 mesi e 23 giorni, in Francia o in Italia, se la giustizia italiana avesse accettata la decisione della Corte di non procedere riguardo al reato più pesante per il quale Vecchi deve ancora scontare 10 anni.

Non è la prima volta che il Procuratore francese ricorre in Cassazione. Dopo la decisione del novembre del 2019 della Corte di Appello di Rennes che aveva deciso la scarcerazione di Vecchi il Procuratore di Rennes era ricorso in Cassazione. Il 18 dicembre 2019 la Corte francese aveva annullato la sentenza del tribunale di Rennes e rinviato il caso alla Corte di Appello di Angers.

E’ una lunga telenovela quella dell’ex no global. Vecchi era stato condannato, con sentenza resa definitiva dalla Corte di Cassazione italiana il 13 luglio 2012, alla pena di 11 anni e 6 mesi per le violenze verificatesi durante il G8 di Genova. Aveva inoltre riportato una condanna a 4 anni di reclusione per alcuni scontri che hanno avuto luogo in occasione di una manifestazione antifascista a Milano nel marzo del 2006. Per quanto riguarda la condanna per i fatti di Milano è stato ritenuto che la pena era stata già scontata e quindi è decaduto uno dei due mandati europei.