Libri: Paolo Di Paolo, tra spagnola e covid -19, ‘Svegliarsi negli anni ’20’  

Roma, 23 gen. (Adnkronos)

Si intitola ‘Svegliarsi negli anni ’20’ l’ultimo libro di Paolo di Paolo firmato per le edizioni Mondadori. “Scrivere un libro, in fondo, significa costruire dei corridoi spazio- temporali, tra epoca e epoca – racconta Paolo Di Paolo- Quando ho cominciato a scrivere questo libro mi ero semplicemente accorto di un dato che riguardava il calendario. Stavamo per entrare in un decennio nuovo”.

“In fondo, però, un decennio nuovo è soltanto un arbitrio, una convenzione – sottolinea lo scrittore- Mi accorgevo che dinanzi a noi c’era uno scarto, simbolico, stavamo concludendo gli anni ’10 del XXI secolo stavamo entrando negli anni ’20. E avevo avuto una strana risonanza con gli anni ’20 del XX secolo. Anni di grande cambiamento, di trasformazione, potremmo anche dire, sempre con una convenzione storiografica, che forse il XIX secolo è finito negli anni ’20 del XX”.

‘I nostri artisti come quelli degli anni ’20 del XX secolo, dopo la guerra la pandemia, il ricordo doloroso della spagnola’

“Mi rendevo conto che entravamo negli anni ’20 e volevo provare a leggere questo cambiamento attraverso i suoi molteplici simboli – spiega ancora l’autore di ‘Svegliarsi negli anni ’20- Ma c’era una variabile impazzita che non avevo preventivato, la stagione pandemica. E tuttavia c’era anche in quel caso un contatto magico, forse luttuoso, comunque un corto circuito spazio-temporale. Perchè, in fondo, la generazione degli artisti che si sviluppa successivamente alla grande guerra ha, alle spalle, anche la pandemia, ha molto vivo e doloroso il ricordo della spagnola”.

“Ma forse possiamo fidarci di una indicazione che dà il poeta e scrittore francese Paul Valery – conclude Paolo di Paolo- ‘Tutto comincia da un’interruzione…’. C’è sempre dopo una cesura, dopo uno scarto, un mondo nuovo, probabilmente spaventoso, ma anche foriero di occasioni. E comunque è sempre il tempo che viviamo, l’epoca che attraversiamo, un’ avventura irripetibile”. Il libro è stato presentato nell’ambito della piattaforma @scrittorinsalotto ideata da Giulia Alberico, Flaminia Marinaro e Carolina Zaccarini.