Lg: arriva smartphone Wing, sotto al display rotante c’è un altro schermo  

Lg Wing, lo smartphone con schermo rotante che ne nasconde un altro

Lg Wing

Pubblicato il: 15/09/2020 00:50

Lg Electronics assesta un nuovo colpo, continuando lungo quella strada dell’innovazione che non la porta ancora a presentare smartphone dallo schermo pieghevole tanto di moda, bensì dispositivi con caratteristiche uniche come lo è stato il sistema Dual Screen (disponibile ad esempio col recente Velvet). Oggi è la volta di Lg Wing, nuovo device presentato nel pomeriggio dall’azienda coreana, che fa parte della gamma Explorer Project e che ha un form factor che ai più anziani ricorderà un altro telefono del 2006 sempre nato dalla fantasia del marchio coreano, l’U900. Il meccanismo è lo stesso: il secondo display da 3,9” è nascosto e appare ruotando di 90 gradi quello principale da 6,8”, formando così una T costituita da due schermi sovrapposti. Il meccanismo, garantisce Lg, è stato testato oltre 200.000 volte per confermarne l’affidabilità.

Da chiuso, Lg Wing ha il classico design di uno smartphone convenzionale: schermo oled, tripla fotocamera posteriore e una popup da 32 megapixel che non occupa così spazio sul display dal rapporto di 20.5:9 . Ruotando in senso orario lo schermo, che si posizionerà in orizzontale, viene rivelato il secondo da 3,9” che permette nuove modalità di fruizione dei contenuti da telefono. Per esaltare il form factor unico, Lg ha collaborato con partner e innovatori del settore: quando si guarda YouTube o Tubi dal browser preinstallato Naver Whale, ad esempio, lo schermo principale mostra il video mentre il secondo schermo mostra i commenti o la barra di ricerca. Grazie alla collaborazione con piattaforme streaming come Rave e Ficto, con Lg Wing è possibile godersi i video in modalità full screen e allo stesso tempo interagire con altri utenti attraverso il secondo schermo.

Tra gli utilizzi, la modalità con schermo aperto può rivelarsi utile in auto, consentendo di usare i due schermi contemporaneamente con applicazioni diverse, cosa che normalmente non avviene su uno smartphone tradizionale. Ad esempio è possibile consultare le indicazioni stradali sullo schermo principale e avere a completa disposizione il secondo schermo per le chiamate. In mano, il secondo schermo non solo permette di espandere il display frontale del device, ma funge anche da impugnatura quando lo schermo principale è aperto. Inoltre, la funzione Grip Lock consente di tenere bloccato il secondo schermo quando non è necessario, in modo da prevenire tocchi involontari mentre si tiene lo smartphone.

Sul fronte delle caratteristiche hardware, le tre fotocamere posteriori sono una da 64 megapixel con grandangolo stabilizzato, una da 12 megapixel con ultra grandangolo e con ‘pixel grandi’ e una da 13 megapixel con ultra grandangolo. Quando lo schermo è posizionato in orizzontale, la funzione Dual Recording utilizza simultaneamente la fotocamera frontale a scomparsa da 32MP e quella posteriore per registrare, con la possibilità di conservare i due file separati in formato 1:1 o 16:9. Inoltre, il secondo schermo diventa uno strumento per modificare le foto e i video mostrati sullo schermo principale. Lg ha implementato nel telefono il Creator’s Kit, un set di funzionalità avanzate per catturare i propri momenti migliori, come il controllo del Timelapse, il Voice Bokeh e la registrazione ASMR. Inoltre, La Gimbal Motion Camera, la prima al mondo integrata in uno smartphone, trasforma il secondo schermo di Lg Wing in una impugnatura, garantendo la stabilità necessaria per registrare video fluidi in modalità orizzontale con una sola mano, cosa normalmente difficile da fare con altri smartphone.

Per soddisfare le aspettative sui servizi 5G, Lg Wing è dotato di processore Qualcomm Snapdragon 765G 5G Mobile Platform con Modem 5G Snapdragon X52. Prima piattaforma mobile di Qualcomm a integrare un processore di applicazione e un sistema 5G Modem-RF, questo chipset garantisce la migliore performance di intelligenza artificiale, connettività 5G veloce, funzionalità multi-camera intelligente, contenendo al tempo stesso i consumi. Sono 8 i gigabyte di Ram e 128 quelli di storage. Il doppio schermo e il meccanismo di apertura incidono, ovviamente, sul peso: 260 grammi, un valore che arriva anche a quasi 100 grammi in più rispetto ad altri dispositivi sul mercato. Abbastanza capiente la batteria, da 4000 mAh con ricarica rapida e wireless. Due i colori, Aurora Gray e Illusion Sky.

“Lg Wing inaugura una nuova era di scoperte nel settore mobile e dà il via all’iniziativa Explorer Project”, ha detto Morris Lee, presidente della Lg Mobile Communications Company. “Differenziandosi da qualsiasi dispositivo presente nel mercato, questo smartphone innovativo oltrepassa le barriere del settore e offre ai consumatori una nuova esperienza mobile che aprirà le porte a un nuovo modo di pensare lo smartphone”, ha concluso.

Huawei: da Hdc molte novità tra notebook, smartwatch e cuffie, Emui 11 e ArmonyOs 2.0  

Huawei, da keynote Hdc molte novità tra notebook, smartwatch e cuffie, Emui 11 e ArmonyOs 2.0

Richard Yu presenta HarmonyOS 2.0 (foto Huawei)

Pubblicato il: 11/09/2020 18:16

Durante il keynote Hdc di Songshan Lake, Huawei Consumer Business Group ha presentato alcune importanti novità in arrivo: HarmonyOS 2.0, EMUI 11 e novità per gli Huawei Mobile Services, Huawei HiLink e Huawei Research. All’evento, il colosso cinese ha anche presentato nuovi prodotti hardware: MateBook 14, Watch Gt2 Pro, FreeBuds Pro, Watch Fit e FreeLace Pro.

“Il passo avanti di Huawei nello sviluppo del suo ecosistema è il risultato del forte sostegno da parte di sviluppatori e partner globali. Huawei aprirà completamente ai developers le sue tecnologie chiave, software e hardware, collaborando con loro per promuovere un’ulteriore miglioramento dell’ecosistema Huawei all-scenario”, ha affermato Richard Yu, Executive Director and CEO of Huawei Consumer Business Group. “Le stelle brillano anche nelle notti più buie. E gli sviluppatori sono le nostre stelle. Tutti insieme formano una galassia stupenda che ci illuminerà la strada”, ha aggiunto.

Tra le novità, Huawei ha annunciato la versione 2.0 di HarmonyOS, con importanti aggiornamenti alle capabilities distribuite esistenti, tra cui software bus, data management e sicurezza. Huawei ha anche introdotto un adaptive UX framework che consente agli sviluppatori di raggiungere rapidamente decine di milioni di nuovi dispositivi e utenti. Con l’ultimo aggiornamento, HarmonyOS sarà ufficialmente open source e gli sviluppatori potranno accedere a emulatori, pacchetti SDK e strumenti IDE.

Mentre, basata sulla tecnologia distribuita in HarmonyOS, l’interfaccia EMUI 11 consente l’interazione anche oltre gli smartphone. Il nuovo sistema operativo, infatti, permette ai device di dialogare con i dispositivi IoT basati su HarmonyOS, offrendo agli utenti un’esperienza unica all-scenario, incluso l’utilizzo della fotocamera su un dispositivo con uno schermo più grande per le videochiamate. Il processo è alimentato dalla connessione touchless tra smartphone e home-device con HarmonyOS, rendendo così possibile la proiezione su schermo e altro ancora.

Quanto agli Hms, con il supporto di oltre 1,8 milioni di sviluppatori registrati in tutto il mondo, AppGallery e l’ecosistema Huawei Mobile Services sono cresciuti esponenzialmente nel corso dell’ultimo anno. AppGallery ha attualmente oltre 96.000 app integrate con Hms Core e oltre 490 milioni di utenti attivi a livello globale. Inoltre, ha anche raggiunto il record di 261 miliardi di download di app tra gennaio e agosto 2020. In un solo anno, le open capabilities di HMS Core 5.0 sono aumentate da 14 kit a 56 kit, mentre il numero di API è passato da 885 a 12.981 coprendo sette aree principali e supportando gli sviluppatori nell’innovare maggiormente e semplificare il processo di sviluppo.

Sul fronte hardware, tra i nuovi prodotti due sono cuffie: le true wireless FreeBuds Pro, auricolari top di gamma con cancellazione intelligente e dinamica del rumore; le FreeLace Pro, che ereditano il look delle precedenti, aggiungendo la funzione di cancellazione del rumore a doppio microfono, oltre a miglioramenti nella qualità del suono, una durata della batteria di 24 ore, connettività intelligente e una ricarica ancora più rapida.

Quanto ai notebook, la novità è l’ultra portatile MateBook 14 Amd, dotato di display FullView 2K da 14’’, nuovo processore mobile 7nm Amd Ryzen 4000 H-Series e 16 gigabyte di Ram. Per gli amanti del fitness, invece, Huawei ha presentato il suo nuovo smartwatch Watch Fit, che inaugura una nuova era di indossabili , dal quadrante rettangolare e feature intelligenti come corsi di fitness animati, nuove modalità di allenamento e funzioni di monitoraggio dei parametri e del proprio benessere.

Altra novità, il Watch Gt2, nuovo modello del celebre smartwatch dell’azienda, dotato di funzionalità di tracciamento sportivo avanzate, monitoraggio del benessere, fino a due settimane di autonomia e ricarica wireless.

Videogame, pausa dopo lockdown: fuga dai siti di giochi 

Videogame, pausa dopo lockdown: fuga dai siti di giochi

Pubblicato il: 11/09/2020 17:01

Con la fine del lockdown si è assistito a un calo, anche a due cifre, delle visite degli utenti ai siti di gaming. Videogame e siti di gioco online, che avevano visto un boom durante la quarantena ora devono fare i conti con la riacquisita libertà da parte delle persone che hanno in parte preso le distanze da computer e app mobile di gioco.

L’istantanea realizzata da Comscore racconta questo fenomeno e fotografa lo stato dei media del gioco online in Europa. Sono inclusi dati statistici di Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e medie EU5 per meglio definire i benchmark.

L’analisi copre siti web e app mobile utilizzate dai consumatori per trovare informazioni sui videogiochi e le notizie relative a giochi vari, nonché siti web e app mobile in cui gli utenti possono giocare ai videogiochi online.

Dopo aver trascorso il lockdown incollati agli schermi dei device digitali, sembra che a luglio 2020 i consumatori in Europa si siano presi una pausa collettiva dal gaming: la percentuale di visitatori di Internet che hanno visitato un sito o un’app relativi a giochi e videogame è diminuita nella maggior parte dei Paesi dell’UE5, sia in un confronto mese su mese (giugno 2020 – luglio 2020) sia in un confronto anno su anno (luglio 2019 – luglio 2020), ad eccezione della Germania che segna valori in crescita in entrambi i casi.

App e canali Youtube per restare in forma 

App e canali Youtube per restare in forma

Fotogramma /Ipa

Pubblicato il: 10/09/2020 14:45

Se nel pieno della quarantena fare ginnastica su Zoom collegati in diretta con l’istruttore aveva un che di rassicurante e contribuiva a farci sentire meno soli, oggi l’idea di allenarsi in contemporanea con altri ha perso parte della sua attrattiva. Resta invece un’idea vincente quella di allenarsi stando a casa utilizzando materiali disponibili gratuitamente in rete o negli app store.

Se vuoi muoverti seguendo un video, YouTube ha tantissimo da offrire. Tra le migliaia di canali in lingua inglese, uno dei più divertenti (e dove la lingua costituisce un ostacolo minore) è Pop Sugar Fitness, dove si balla a tempo di musica, imitando i movimenti di energici insegnanti, che hanno sempre il sorriso sulle labbra. FixFit è un canale interamente in italiano che propone esercizi per tutti i livelli di fitness, mirati a particolari zone del corpo e fasce muscolari. Se prediligi flessibilità e relax, La scimmia yoga è il canale ideale per cimentarsi in questa disciplina e calmare i nervi.

Brucia il grasso con le app – Anche i negozi digitali brulicano di risorse per il fitness. La cosa difficile quindi non è trovarle ma scegliere quella che potrebbe fare al caso nostro. 30 day fitness, in italiano nonostante il nome anglofono, propone un calendario di allenamenti, mirati su diverse parti del corpo, e poi le sfide per ottenere obiettivi specifici in 30 giorni, come dice il titolo. Quello che è interessante sono le tecniche di incoraggiamento, le notifiche e tutto quanto quello che serve per stimolare l’utente a non mollare e a mantenere alta la guardia per raggiungere l’obiettivo.

Se vuoi addominali scolpiti, devi fare molto esercizio, allenandoti con costanza. Questo è ciò che promette di farti fare l’app Addominali scolpiti, i cui autori hanno prodotto parecchie applicazioni pensate per altre fasce muscolari e differenti esigenze. Gli esercizi sono divisi su tre livelli (principiante, medio e avanzato) e, se svolti con regolarità, promettono miglioramenti visibili nel medio periodo.

Col suo marchio prestigioso e la possibilità di contare su testimonial vip, Nike Training Club ha un veste grafica molto curata e propone esercizi di tutti i tipi, compresi gli allenamenti “rubati” ad alcuni assi dello sport internazionale.

Conta anche quel che mangi – Tra la miriade di app “per la dieta”, che danno consigli alimentari e contano le calorie di quel che mangi, Yazio spicca per semplicità e praticità. È facile inserire gli alimenti, per la stragrande maggioranza di quelli industriali basta scansionare il codice a barre e inserire la porzione. L’app tiene conto dell’attività fisica, rilevata dall’accelerometro o inserita a mano dall’utente, e aggiunge calorie al budget quotidiano in funzione di quelle bruciate. La forza di volontà di mangiare sano e fare sport devi comunque mettercela tu, ma la app ti dà un mano a far quadrare i conti.

Inkjet, laser o multifunzione? Ecco le stampanti per ogni esigenza 

Inkjet, laser o multifunzione? Ecco le stampanti per ogni esigenza

Pubblicato il: 08/09/2020 15:52

La vecchia stampante si è inceppata: è arrivato il momento, rimandato da tempo, di acquistare una stampante nuova che possa soddisfare le diverse esigenze. Orientarsi nella scelta può non essere semplice: è meglio una classica inkjet o è più conveniente puntare su una stampante laser? Gli interrogativi a cui risponde Altroconsumo sono davvero tanti ma bisogna partire da un presupposto che vale sempre, ossia che la stampante perfetta non esiste e tutto dipende dalle esigenze che si hanno e dal tipo di utilizzo che si intende fare del dispositivo.

Una delle prime scelte da compiere è quella tra stampanti laser (ovvero con il toner) o a getto d’inchiostro (con le cartucce di inchiostro). Di stampanti laser ce ne sono in bianco e nero e a colori; in genere costano un po’ di più di quelle a getto d’inchiostro, così come il toner che però dura molto di più di una cartuccia. Se dovete fare molte stampe di solo testo (o immagini in bianco e nero) la scelta più conveniente è certamente quella di optare per una stampante laser in bianco e nero. Se stampate invece testi e immagini a colori, meglio scegliere una stampante a getto d’inchiostro.

Le stampanti multifunzione, disponibili sia a getto d’inchiostro che laser, includono in un unico dispositivo, una stampante, uno scanner e talvolta anche un fax. Gli utilizzi sono diversi e per diverse esigenze: stampare, fotocopiare documenti, scansionare e faxare sia documenti che foto. Alcune modelli supportano anche la stampa fotografica e generalmente, soprattutto i modelli a getto d’inchiostro, hanno prezzi abbordabili come quelli delle stampanti tradizionali cosiddette “pure”.

Gli altri fattori da valutare per poter procedere all’acquisto di una nuova stampante sono la frequenza con cui si stampa e la maniera più opportuna per poter risparmiare sia carta che inchiostro. Quando si parla di stampanti a getto d’inchiostro, al prezzo del dispositivo dovete aggiungere anche quello dei costi della cartuccia (che sul lungo termine, specie per un utilizzo frequente, diventa preponderante). Va da sé, quindi, che stabilire quale sia il modello che fa per te dipende da quanto la usi. Se utilizzi la stampante davvero poche volte, allora un modello con un prezzo basso potrebbe fare al caso vostro, indipendentemente dal costo e dal consumo delle cartucce.

Se invece stampate parecchio potreste optare per modelli più costosi ma che vi fanno risparmiare sulle stampe: alcuni modelli hanno ad esempio un costo per pagina davvero basso (1 centesimo per stampe in bianco e nero o 13 centesimi per fogli a colori). Chi invece non resistere al desiderio di stamparsi le foto in casa, con alcuni modelli vi costa solo (si fa per dire) 44 centesimi a foto; ma dovete poi aggiungere il costo della carta fotografica. Va anche detto che le stampanti Inkjet impiegano anche molto inchiostro per i cicli di pulizia che sono tanto più intensivi quanto più infrequente è l’uso della stampante.

Bisogna attentamente valutare quanto è importante stampare a colori perché, specie per le foto, i servizi di stampa in negozio e online sono competitivi in termini di costo, rendendo così inutile la stampa casalinga di immagini a colori. I costi di una stampante, però, non si calcolano solo in termini di inchiostro. Ci sono comportamenti che ci consentono di risparmiare anche carta e corrente elettrica e ci aiutano a rendere le nostre stampe più “ecologiche”. Quando possibile, si possono stampare fogli fronte-retro o anche due pagine per foglio, per mandare e ricevere un fax si può scegliere un servizio online, non lasciare la stampante in standby, ma ricordare di spegnerla del tutto quando non la usiamo per lunghi periodi. Per lo smaltimento (anche delle cartucce) si può andare alla piazzola ecologica, o rivolgersi al rivenditore dove acquistare quella nuova: anche se purtroppo non ancora obbligatorio per legge, molti negozianti si occupano comunque del ritiro.

Internet: studenti digitali e povertà educativa in report Con i bambini e Openpolis   

Internet: studenti digitali e povertà educativa in report Con i bambini e Openpolis

Studenti a scuola col pc.

Pubblicato il: 18/07/2020 18:32

Il divario digitale va veloce. Molto meno internet e le competenze dei ragazzi. L’Italia di fronte alla sfida digitale post Covid ha scoperto il gap digitale tra disuguaglianze già esistenti e forti rischi di nuove povertà educative. Con i Bambini e Openpolis hanno perciò messo a punto un report che fotografa un Paese lontano dalla strategia europea della “gigabit society”, agli ultimi posti delle classifiche nel Vecchio Continente e con profondi divari interni.

Il 12,3 per cento dei ragazzi non possiede un pc o tablet, quota che arriva al 20 per cento nel Mezzogiorno. La Calabria, regione meno connessa d’Italia è distante di circa 14 punti dal Trentino Alto Adige, la più connessa. Oltre 1 milione di minori vive in comuni dove nessuna famiglia è raggiunta dalla rete fissa veloce.

È un processo di digitalizzazione non abbastanza inclusivo per ragazzi e famiglie. Non riguarda solo l’accesso alla tecnologia nelle scuole e in famiglia, ma anche l’uso e le competenze digitali dei ragazzi. Un gap che va ben oltre quello digitale e riguarda il diritto dei minori a non cadere nella trappola della povertà educativa. (segue)

Fattore discriminante per la crescita dei giovani

(Adnkronos) – “Siamo davanti a un significativo fattore discriminante per la crescita di bambine, bambini e adolescenti -sostiene Marco Rossi Doria vice presidente dell’Impresa sociale Con il Bambini ‘costola’ di Fondazione Con il Sud. Non è sufficiente fornire temporaneamente un dispositivo della scuola, lo Stato dovrebbe garantire alle famiglie in povertà la possibilità di accesso a internet veloce e almeno un computer dedicato ai ragazzi”.

L’emergenza coronavirus ha messo a nudo ritardi strutturali sia sul fronte dell’accesso alle tecnologiche (rete e dispositivi) sia sulle competenze digitali, con profondi divari territoriali, tra Nord e Sud ma non solo. I divari nella velocità della connessione della rete internet oggi sono spesso sovrapponibili ai tempi di spostamento fisico tra città maggiori e aree interne. Le disuguaglianze digitali, come confermano le analisi dell’Osservatorio promosso da Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, rappresentano una ulteriore dimensione della povertà educativa.

In Italia vivono 9,6 milioni di minori, durante il lungo lockdown 8 milioni e mezzo di bambini e ragazzi sono rimasti a casa. Uno scenario che ha acuito una serie di disagi preesistenti. Il 41,9 per cento dei minori, ad esempio, vive in una abitazione sovraffollata e il 7 per cento affronta anche un disagio abitativo (problemi strutturali). La povertà cresce al diminuire dell’età (la fascia 0-17 anni è quella dove l’incidenza della povertà assoluta resta maggiore) e, parallelamente, cresce all’aumentare del numero di figli: più una famiglia è numerosa, più è probabile che si trovi in povertà assoluta (circa il 20 per cento delle famiglie con 3 o più figli si trova in povertà assoluta). È di questo quadro sociale che dobbiamo tenere conto quando segnaliamo che l’emergenza ha imposto (o ribadito) alcune esigenze, in termini di digitalizzazione. (segue)

Rossi Doria, il ‘digital divide’ si somma ad altri elementi di diseguaglianza

(Adnkronos) – Il divario digitale si va infatti a sommare ai fattori di disuguaglianza già esistenti: dalla condizione sociale al luogo di residenza. Basti pensare al gap in termini di velocità della rete vissuto dai ragazzi che abitano nelle aree interne (in Umbria, ad esempio, il 7 per cento delle famiglie senza internet imputa il motivo all’assenza di banda larga). Oppure alla disparità subita dalle famiglie che non possono garantire ai propri figli computer adeguati e connessioni veloci. (il 5,3 per cento delle famiglie con un figlio non può permettersi l’acquisto di un pc).

“Come dimostra il rapporto, le diseguaglianze digitali incidono notevolmente sulla povertà educativa minorile -spiega ancora Marco Rossi-Doria- Se una famiglia del ceto medio con pochi figli possiede più dispositivi in casa e una famiglia svantaggiata, numerosa e con più figli non ha accesso alla rete internet fissa e non possiede nessun pc o ne ha solo uno per tutti, è chiaro che siamo davanti a un significativo fattore discriminante. In questi casi numerosi, nonostante lo sforzo del Terzo settore, manca proprio un supporto educativo che deve essere tutelato dal diritto allo studio”.

I ritardi da recuperare sono molti, e sono tutti riconducibili a un processo di digitalizzazione non ancora abbastanza inclusivo per i minori e le famiglie. Ce lo mostrano, tra le altre cose, la quota di famiglie che prima della crisi dichiaravano di non avere internet a casa per motivi economici, in particolare nel Mezzogiorno. Il 12,3 per cento dei ragazzi tra i 6 e i 17 anni non possiede un pc o tablet a casa, quota che aumenta considerevole al Sud (20 per cento). (segue)

La sfida digitale in Italia e in Europa

(Adnkronos) – Mentre l’Europa si prepara alla sfida della “gigabit society”, partendo proprio dai luoghi dove si formano le conoscenze dei giovani per realizzare una società sempre più interconnessa, l’Italia è agli ultimi posti delle classifiche europee. Siamo al 25esimo posto su 28 nella classifica Desi 2020 (Indice di digitalizzazione dell’economia e della società), seguiti solo da Romania, Grecia e Bulgaria. Il nostro Paese è al 22esimo posto su 28 nella quota di famiglie con accesso a internet da casa nel 2019, mentre il 2 per cento delle famiglie con figli non ha internet a casa per motivi legati al costo. Il doppio della media Ue.

Allo stesso tempo, restano ancora profonde differenze tra le diverse regioni italiane. A fronte di una media nazionale del 76,1 per cento di famiglie connesse, restano indietro soprattutto le aree del Meridione. La Calabria con il 67,3 per cento (quasi 9 punti al di sotto della media nazionale) mantiene invariato il ritardo rispetto alla regione più connessa (il Trentino Alto Adige, 81,1% con una differenza di 13,8 punti percentuali. Seguono Molise e Basilicata (69%), Sicilia (69,4%) e Puglia (69,6%). Con l’eccezione della Sardegna, nessuna regione del Sud ha una quota di famiglie con accesso a internet superiore al dato nazionale.

Oltre 1 milione di minori vive nei 4mila comuni dove nessuna famiglia è raggiunta dalla rete fissa a 30Mbps. Nella classifica delle province con più minori in Comuni non raggiunti dalla rete fissa di banda larga veloce, ai primi tre posti troviamo tre territori meridionali (Nuoro, Isernia, Oristano). Le aree metropolitane registrano la quota più alta di famiglie che dispongono di una connessione domestica (80,4 %). (segue)

Costi e coperture di rete incidono notevolmente con differenze nord-sud

(Adnkronos) – Nonostante una crescita significativa (+23,8 punti), i piccoli comuni con meno di 2.000abitanti restano quelli con meno famiglie connesse. Tra le cause, il costo e la copertura della rete dove si abita. Al Nord, l’alto costo del collegamento è indicato dal 6-7 per cento di chi non ha una connessione a internet, quota quasi doppia al Sud e nelle isole con l’11,9 per cento delle famiglie senza Internet. La Campania è la regione con più nuclei che segnalano gli ostacoli legati al costo (14,3%).

Che scuole troveranno i ragazzi tornati in classe? Il presupposto per un efficace potenziamento della connettività nelle scuole è la presenza di una strumentazione tecnologica adeguata per la didattica (lavagne multimediali, tablet, pc). Ma, non basta. L’indagine ufficiale del Miur relativa all’anno scolastico 2014/15 offre alcune indicazioni in questo senso. Le regioni con più tecnologie per alunno sono risultate essere, oltre alla Lombardia, alcune regioni meridionali come la Calabria (prima per numero di dispositivi, uno ogni 5,3 alunni), la Sicilia e la Puglia, grazie ai contributi europei 2007-13. Nell’anno scolastico 2018/2019 nelle scuole italiane, ogni 100 alunni, erano presenti in media 5,7 pc/tablet e 1,8 lim (o proiettori interattivi/smart tv). Prima dell’emergenza, i dati indicano profonde differenze interne anche all’interno delle stesse regioni.

Ad esempio in Campania, al dato di Benevento (prima nella regione, sia per lim che per pc per alunno) si contrappone quello della città metropolitana di Napoli (ultima nel rapporto dispositivi/alunni). In Puglia, la città metropolitana di Bari è prima nella regione per diffusione delle lavagne multimediali, mentre sui computer è Brindisi ad avere i valori più alti. Agli ultimi posti nel rapporto pc/alunni la provincia di Foggia. Nell’Italia settentrionale invece spiccano Sondrio (10,9 pc o tablet ogni 100 alunni), Rovigo e Lecco. Agli ultimi posti invece Genova, Rimini e Gorizia. In quella centrale, al dato della provincia di Siena (10,6 pc e tablet ogni 100 alunni) si contrappone quello della città metropolitana di Roma (con 3,6 pc e tablet). (segue)

Servono scuole ma soprattutto studenti digitali

(Adnkronos) – Le competenze digitali dei giovani, sono molto distanti dalla media europea. In termini di competenze (email, videochiamate, trasferimento file, utilizzo software, ecc), secondo l’indicatore dell’Eurostat, in Italia la quota di giovani tra 16 e 19 anni che padroneggiano gli strumenti digitali è più bassa (64%) rispetto alla media UE (83%) con oltre 20 punti di distacco da Regno Unito, Germania e Spagna.

Siamo penultimi (26 su 28) nella classifica dei paesi Ue dove i giovani leggono di più i giornali online. E anche qui con forti differenze sociali interne. Quasi il 74% degli studenti di famiglie avvantaggiate usa internet per leggere notizie, mentre tra quelli svantaggiati la quota scende a poco più del 60%. Si tratta di un gap che, come tutti quelli emersi dal rapporto Con i Bambini – Openpolis, ci parla di disuguaglianze che vanno ben oltre quelle digitali. Riguardano il diritto dei minori a non cadere nella trappola della povertà educativa.

Senza un vero percorso educativo, il solo utilizzo del pc a scuola non comporta competenze più elevate. La faglia del divario digitale si sta progressivamente spostando dall’accesso all’uso che viene fatto della rete. Un divario educativo interno e con gli altri paesi Ue che non potrà essere compensato solo con più computer e tablet. Senza questa consapevolezza, nessun provvedimento, da solo, sarà sufficiente a recuperare i ritardi.

Acquisti online: i prodotti più venduti prima e dopo il lockdown 

Acquisti online: i prodotti più venduti prima e dopo il lockdown

Pubblicato il: 03/07/2020 12:06

in collaborazione con Pack Services.it

Che l’isolamento forzato sia stato un periodo fruttuoso soprattutto per gli e-commerce è ormai un dato di fatto. In questa sede, però, cerchiamo di capire quali sono stati i prodotti più venduti sul web e quali sono quelli acquistati nella fase post lockdown.

Secondo i dati Nielsen, in Italia sarebbero stati acquistati tra la seconda metà di febbraio e la prima metà di marzo 2020 soprattutto beni di largo consumo: parliamo dunque in primis di alimenti. Prima ancora che scattasse la quarantena gli italiani si sarebbero muniti di bevande, farina, pasta. Seguono poi farmaci da banco e prodotti legati all’igiene della persona.

Inoltre il boom di vendite online ha interessato soprattutto il Sud, meno avvezzo agli acquisti online. Nel Nord Italia la tendenza è rimasta più o meno invariata. Bene è andato anche il settore degli accessori sportivi. Ciò perché la mancanza di attività fisica all’esterno e in palestra ha incentivato gli italiani a tenersi in forma utilizzando attrezzi in casa.

Lo shopping online dopo la quarantena continua ad avere buoni riscontri. Sono cambiate, però, di gran lunga le nostre abitudini e quindi anche gli acquisti in rete sono stati di altra natura. Sembra alta l’attenzione verso i dispositivi elettronici e ciò si deve al fatto che molte aziende hanno deciso di continuare a svolgere l’attività in versione smart working. Questo ha comportato l’acquisto di tablet, monitor e altri articoli utili per svolgere la propria professione al meglio anche da casa.

I prodotti per la cura del corpo, che riguardano dunque salute e bellezza sono stati acquistati dagli italiani che, anche dopo il lockdown, hanno subìto la chiusura di centri estetici e non si sono potuti recare dai parrucchieri. Dalle ricerche degli italiani emerse sul portale Trovaprezzi.it è emerso anche che molti, non potendo viaggiare all’estero, hanno deciso di acquistare cannocchiali e telescopi per sognare un po’, volgendo lo sguardo all’insù.

L’adeguamento alle nuove misure anti-Covid ha, inoltre, portato all’acquisto di dispositivi di protezione individuale, ma anche igienizzanti e termoscanner per il rilevamento della temperatura corporea anche a distanza. Molti si sono rivolti a Pack Services, per mettere in sicurezza i dipendenti della propria azienda, ma anche i clienti con i quali queste si interfacciano. Insomma l’analisi dei tipi di acquisti effettuati online prima e dopo il lockdown è una rappresentazione del modo in cui questa fase ha influenzato e continua ad influenzare la nostra vita.

Twitter: “Tasto ‘modifica’ arriva se indossate tutti la mascherina” 

Twitter: Tasto 'modifica' arriva se indossate tutti la mascherina

(Afp)

Pubblicato il: 02/07/2020 21:14

“Potrete avere il tasto ‘modifica’ quando tutti indosseranno una mascherina”. Twitter fissa le condizioni per apportare la modifica che tutti gli utenti chiedono. L’introduzione del tasto modifica consentirebbe di evitare i refusi nei tweet e permetterebbero a tutti di correggere l’errore senza cestinare il messaggio. Ora, la svolta sembra più vicina a giudicare dal cinguettio comparso sul profilo ufficiale di Twitter, che pone una specifica condizione: ‘modifica’ sarà realtà se tutti indosseranno una mascherina come previsto dalle misure per arginare la diffusione del coronavirus.

WhatsApp, le novità in arrivo 

WhatsApp, le novità in arrivo

(Afp)

Pubblicato il: 02/07/2020 07:07

WhatsApp, novità in arrivo. L’app di messaggistica si appresta ad introdurre una serie di nuove funzioni a disposizione degli utenti. Si parte dagli sticker animati, sempre più utilizzati. WhatsApp sta implemendando nuovi pacchetti di sticker animati sempre più divertenti ed espressivi.

Capitolo codici QR: con le nuove funzioni, aggiungere un nuovo contatto sarà ancora più semplice. Per inserirlo, sarà sufficiente inquadrare il suo codice QR e non bisognerà più digitare il numero. La ‘dark mode’ sbarca anche sul computer e sarà disponibile anche nella versione Web e Desktop.

Cambiano le videochiamate di gruppo: ora che è possibile avviare una videochiamata con 8 partecipanti, sarà più facile concentrarsi su un partecipante alla volta. Basterà tenere premuto il suo video per visualizzarlo a schermo intero. E’ stata aggiunta anche un’icona del video nelle chat con un massimo di 8 partecipanti, così si potrà avviare una videochiamata di gruppo con un solo tocco.

Lo stato, poi, arriva anche su KaiOS: gli utenti KaiOS ora hanno a disposizione la funzione che permette di condividere gli aggiornamenti allo stato per 24 ore.

Queste funzioni, fa sapere WhatsApp, saranno rese disponibili nel corso delle prossime settimane agli utenti che dispongono delle versioni più recenti dell’applicazione.

Samsung Italia entra nel mondo del podcasting con Elio e Le Storie Tese  

Samsung Italia entra nel mondo del podcasting con Elio e Le Storie Tese

Pubblicato il: 30/06/2020 18:54

Samsung Electronics Italia annuncia il lancio del podcast Elio e le storie Tech su Spotify. Lo show, sviluppato in 12 puntate on air da oggi 30 giugno, sarà incentrato sul tema del Connected Living ed è condotto condotto da Elio e le storie Tese, che racconteranno, insieme ad ospiti d’eccezione, come la tecnologia abbia cambiato e continui a migliorare la vita delle persone.

Con la consueta ironia che contraddistingue Elio e la sua band, il podcast indaga sulle modalità con cui, grazie alla tecnologia, si può vivere meglio e come “essere connessi” possa aiutare a superare tanti piccoli ostacoli nella vita di tutti giorni. Puntata dopo puntata, Elio e le storie Tese cercheranno di imparare tutti i segreti e i diversi aspetti della vita connessa attraverso la tecnologia Samsung. Il tutto scandito dalla presenza di numerosi ospiti e dall’ironia scanzonata del noto gruppo milanese, che tra una battuta e l’altra concluderà ogni puntata con l’invenzione di un “neologismo tecnologico”, che descrive l’innovazione scoperta insieme all’ospite, e che verrà subito messo in musica.

Durante le 12 puntate del podcast, Stefano Belisari, in arte Elio, intervisterà, insieme agli storici membri della band Faso e Cesareo, un ospite per ogni episodio. Con una nuova puntata ogni due settimane, il format accompagnerà gli ascoltatori nell’arco dei prossimi cinque mesi. Oltre all’intervista all’ospite speciale, con cui si parlerà di innovazione e tecnologia, ad ogni appuntamento Elio e la band inventeranno un neologismo che diventerà centro di un breve brano musicale, ispirato al tema della puntata.

“Samsung Italia – ha commentato Francesco Cordani, Head of Marcom di Samsung Electronics Italia – si distingue nel mercato per l’innovazione dei suoi prodotti e per la sua tecnologia all’avanguardia, e la continua ricerca e sviluppo di nuove soluzioni non riguarda solo i prodotti, ma anche le modalità di comunicazione. Vogliamo essere vicini ai nostri utenti e rivolgerci a loro attraverso nuovi strumenti che ci permettano di raccontare il nostro brand in maniera emozionale e coinvolgente, che evidenzi quello che è il vero, grande impatto della nostra tecnologia nella vita quotidiana. L’ascolto dei podcast è in aumento in maniera esponenziale e trasversale rispetto alle diverse generazioni. Per questo motivo Samsung ha deciso di puntare su questo canale per comunicare in maniera nuova i temi più cari alla nostra azienda, grazie ad una conduzione d’eccezione, quella degli Elio e Le Storie Tese, e a tanti ospiti che aiuteranno gli ascoltatori ad immergersi appieno nella vita connessa”, ha concluso Cordani.

“Ci piace metterci alla prova con nuovi progetti, e parlare di tecnologia ancora ci mancava. Anche se la utilizziamo tutti i giorni, con questa esperienza abbiamo intrapreso un vero e proprio viaggio nell’innovazione, che sotto tanti aspetti per noi era ancora da scoprire. Durante le puntate, con i vari ospiti che si sono succeduti e con i quali abbiamo avuto il piacere di chiacchierare e scherzare, abbiamo raccontato a modo nostro come, utilizzando in modo consapevole i diversi dispositivi tecnologici, ciò che è complicato può diventare semplice e ciò che era impossibile, ora è a portata di mano”, ha commentato Stefano Belisari di Elio e le storie Tese.