Borsa Milano in rosso, giornata da dimenticare per Nexi

Milano, 17 feb. – (Adnkronos)

Giornata negativa per l’azionario europeo in scia di un minore appetito per il rischio innescato e favorito dal deciso rialzo messo a segno dai decennali statunitensi (tornati sopra quota 1,3 per cento). In rosso anche il listino di Piazza Affari, sempre alle prese con il nuovo esecutivo, oggi al test del voto di fiducia al Senato.

Il processo di riduzione dello spread Btp-Bund oggi si è preso una pausa facendo salire il differenziale di rendimento a 94 punti base, oltre cinque punti percentuali in più rispetto al dato precedente. In questo contesto, il Ftse Mib ha segnato un calo dell’1,12% a 23.178,56 punti.

Nel comparto energetico giornata di prese di beneficio per Saipem (-4,68%) e Tenaris (-2,25%) mentre Eni ha fatto segnare un +0,93%. In controtendenza rispetto al comparto di riferimento anche le azioni Mediobanca (+0,65%).

Tra le performance peggiori troviamo anche quella di Nexi (-4,37%) dopo la notizia del collocamento da un miliardo di euro di obbligazioni “senior unsecured equity-linked” con scadenza al 2028 che non corrisponderanno interessi. “L’operazione -riporta la nota diffusa dalla società- rappresenta il più grande collocamento equity-linked denominato in Euro e con il più alto premio di conversione sul mercato italiano dal 2015 ed il più grande mai effettuato da parte di una digital payments company europea”.

Lettera, dopo la diffusione dei conti, per Poste Italiane (-1,76%) nonostante risultati sopra le attese nel quarto trimestre, chiuso con un utile di 308 milioni. Negli ultimi tre mesi dell’esercizio 2020 il fatturato è salito dell’1,4% a 3 miliardi di euro.

Meno 2,15% per Stellantis dopo i dati Acea sulle immatricolazioni auto a gennaio. In Europa, la nuova entità nata dal matrimonio tra PSA e FCA nel primo mese dell’anno ha registrato un calo delle vendite del 26%, contro il -24% messo a segno dal mercato. (in collaborazione con money.it).

Borsa Milano in rosso, tutti vogliono i Btp

Milano, 16 feb. – (Adnkronos)

Piatte nella prima parte, le borse europee nel pomeriggio hanno imboccato la via dei ribassi in scia delle nuove misure varate da diversi Paesi europei per contenere l’avanzata dei contagi. A spingere la prudenza tra gli operatori sono anche le prese di beneficio sul petrolio (-0,3% a 63,1 $/barile), uno dei fattori che ha spinto il recente rally dei mercati.

Buone nuove quelle che arrivano dal fronte titoli di Stato: questa mattina il Ministero dell’Economia ha emesso via sindacato Btp a 10 e 30 anni. Particolarmente imponente la domanda, salita fino in quota 130 miliardi di euro, di cui la stragrande maggioranza (110 miliardi) si è riversata sul decennale. In questo contesto lo spread Btp-Bund ha fatto registrare una nuova contrazione portandosi a 90 punti base (-1,4%).

Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 23.440,81 punti, -0,69% sul dato precedente. Sotto i riflettori troviamo il terzetto formato da Saipem, Tenaris ed Eni ha rispettivamente terminato con un +1,61, con un +016 e con un -0,48 per cento. Rally di Saras (+13,73%) in scia dell’indiscrezione relativa un accordo con Enel Green Power per la “decarbonizzazione” dell’impianto di Sarroch, in Sardegna.

Nel comparto industriale segno meno per Pirelli (-0,63%) dopo che la francese Michelin ha annunciato di aver chiuso l’esercizio 2020 con ricavi in contrazione di 18 punti percentuali

e utili che hanno segnato un -63,9%. Il gruppo italiano alzerà il velo sui conti il prossimo 10 marzo.

Giornata da dimenticare per il comparto delle aziende di pubblica utilità (-2,01% di A2A, -1,91% di Enel e -1,65% di Hera) e per i titoli del comparto bancario come Banco BPM (-1,28%) e Bper (-1,46%). L’annuncio della della partnership con PayDo ha permesso alle azioni Nexi di terminare in rialzo dello 0,7%. (in collaborazione con money.it).

Ftse Mib chiude la settimana in rialzo

Milano, 12 feb. – (Adnkronos)

Le borse europee chiudono in positivo una seduta altalenante. Sopra la parità anche il listino milanese, sempre alle prese con le consultazioni per la formazione del nuovo governo. Alle 19 il premier incaricato Mario Draghi si recherà dal presidente della Repubblica per presentare la lista dei ministri.

La fiducia del mercato per l’ex n.1 della Banca Centrale Europea è evidente dall’andamento dello spread Btp-Bund che, in scia dei nuovi minimi storici registrati dal nostro decennale, in chiusura di settimana si è attestato a 91 punti base (-0,4%).

Sul Ftse Mib, che ha terminato l’ottava a 23.410,6 punti (+0,44%), spicca il -0,32% di Unipol, che ha chiuso l’esercizio 2020 con un utile netto di 864 milioni di euro, -20,5% rispetto a un anno prima. Dopo la diffusione dei numeri, gli analisti di Equita hanno confermato la raccomandazione di acquisto con target di prezzo a 5,4 euro. Deciso segno più invece per UnipolSai (+4,69%) che ha visto l’ultima riga di conto economico salire del 18,3% a 853 milioni.

Tra le performance peggiori del paniere delle blue chip troviamo quelle registrate dai titoli del comparto bancario: UniCredit all’indomani dei conti ha segnato un rosso dello 0,44%, Mediobanca ha pagato pegno alle prese di beneficio lasciando sul parterre lo 0,4% e BPER è scesa dello 0,19%.

Due velocità per Banca Ifis (-1,24%), nonostante un utile 2020 a 68,8 milioni di euro (superiore alla guidance di 50-65 milioni), e per Banca Farmafactoring (+1,43%) dopo che BFF Luxembourg ha messo in campo un collocamento azionario sul 6,92% del capitale al prezzo di chiusura di ieri, 5,6 euro.

Nuova seduta positiva di Nexi (+1,98%) che nel 2020 ha registrato un utile di 245,8 milioni, -2,5% su un anno prima, ed annunciato di aver raggiunto un accordo definitivo per l’acquisto di SIA. (in collaborazione con money.it)

Ftse Mib sopra la parità, spread scende ancora

Milano, 11 feb. (Adnkronos)

Nuova seduta all’insegna della cautela per i listini europei, sempre alle prese con le questioni relative i vaccini e l’andamento della crescita economica. Oggi la Commissione europea ha rivisto al ribasso la stima sull’incremento del Pil nel 2021 al 3,8% e l’Agenzia internazionale dell’energia ha ridotto la view sul consumo di petrolio nell’anno corrente di 200 mila barili al giorno.

Nel nostro Paese il focus degli operatori è sempre rivolto alle trattative in vista della formazione del nuovo governo. Oggi gli iscritti alla piattaforma Rousseau daranno probabilmente il loro assenso alla fiducia all’esecutivo Draghi. Il mercato si fida dell’ex numero uno della BCE e lo dimostra spingendo il rendimento del nostro decennale sui minimi storici allo 0,48% e lo spread con i titoli tedeschi a 91 punti base (-3,6%).

Minimi storici anche quelli registrati nell’asta di Btp a 3 e 7 anni indetta questa mattina dal Tesoro: il primo titolo ha visto il rendimento scendere di 11 centesimi al -0,33%, nel caso del secondo il dato è arretrato di 13 centesimi allo 0,18%. Collocati anche Btp a 20 anni all’1,14%.

A Milano, dove il Ftse Mib si è fermato a 23.307,24 punti (+0,18%), spicca l’andamento speculare registrato da Mediobanca e UniCredit (+1,39% e -3,16% rispettivamente) dopo la pubblicazione dei conti.

La banca di Piazzetta Cuccia ieri ha annunciato di aver chiuso il secondo secondo trimestre con un utile netto di 211 milioni di euro, in aumento rispetto ai 197 milioni di 12 mesi fa e sopra i 150 milioni stimati dagli analisti, mentre la seconda ha terminato gli ultimi tre mesi con un rosso di 1,2 miliardi, contro i 690 milioni previsti dal mercato.

Il 2020 dell’istituto di Piazza Gae Aulenti si è chiuso con una perdita contabile da 2,8 miliardi di euro dopo rettifiche su crediti da 5 miliardi. Domani Jean Pierre Mustier lascerà la banca, che sarà guidata dal DG ad interim Ranieri de Marchi fino all’arrivo, il 15 aprile, di Andrea Orcel.

Tra i titoli del risparmio gestito, giornata di conti anche per Banca Generali e Banca Mediolanum (+0,21 e -0,26%). Nexi (+1,53%) ha chiuso il 2020 con un’ultima riga di conto economico in positivo per 245,8 milioni, -2,5% su un anno prima. La società ha inoltre annunciato di aver raggiunto un accordo definitivo per l’acquisto di SIA.

Tra le performance migliori del paniere delle blue chip troviamo quelle registrate da STMicroelectronics (+3,63%), Interpump (+2,45%) ed Enel (+1,73%). (In collaborazione con money.it)

Le banche spingono la Borsa di Milano, petrolio in evidenza

Milano, 8 feb. (Adnkronos)

Continua l’ottimo momento di Piazza Affari che, dopo l’incremento di oltre 7 punti percentuali messo a segno nella scorsa ottava, anche oggi ha chiuso in rally. Andamento speculare per lo spread con i titoli tedeschi, sceso in avvio di settimana del 2% a 96 punti, base. Secondo gli analisti di Morgan Stanley il differenziale di rendimento Italia-Germania a fine anno dovrebbe attestarsi in quota 80-85 punti base.

Sul Ftse MIb, che ha chiuso in aumento dell’1,48% a 23.425,92 punti, spiccano le performance di un comparto bancario che resta in attesa di conoscere quali saranno i prossimi istituti protagonisti del consolidamento del settore.

Sul paniere delle blue chip la palma di top performer va all’accoppiata BPER-Banco BPM, salite rispettivamente del 7,4 e del 6,16%. Secondo quanto riportato dai giornali, lo scorso 20 gennaio l’Ad di Banco BPM, Giuseppe Castagna, e il Group Ceo di Unipol (+6,27%, primo azionista di BPER), Carlo Cimbri, avrebbero discusso dell’ipotesi di fusione.

Per gli analisti di Intesa Sanpaolo un’operazione tra i due istituti “avrebbe senso industriale per entrambe le parti e potrebbe creare valore per 38 centesimi per azione per gli azionisti di Banco BPM”.

Secondo quanto rilevato da S&P Global Ratings, i conti presentati da Intesa Sanpaolo (+1,41%) confermato “la forte resilienza degli utili di Intesa grazie ad un modello di business diversificato e all’efficienza operativa”. In questo contesto, continuano gli analisti, Intesa Sanpaolo è in “posizione favorevole per affrontare le sfide poste da un contesto di ‘tassi bassi per più tempo’ “.

Grandi protagoniste di giornata sono anche le azioni MPS (+19,07%), in rialzo a due cifre. Secondo quanto riportato dalla stampa, l’istituto senese starebbe per emettere un titolo subordinato per 500 milioni di euro destinato a rafforzare la dotazione di capitale e garantire la continuità aziendale. L’esercizio 2020 della banca dovrebbe essersi chiuso con un rosso di 1,5 miliardi di euro.

Giornata positiva anche per Atlantia (+1,45%) che ha chiuso l’esercizio 2020 con ricavi in calo del 29% e un margine operativo lordo che ha segnato un -35%. Il termine concesso al consorzio guidato dalla Cdp per presentare un’offerta su Aspi è stato prorogato al 24 febbraio. (in collaborazione con money.it)

Ftse Mib sopra 23 mila, spread sotto 100

Milano, 5 feb. (Adnkronos)

Anche l’ultima seduta della settimana dei listini europei si è chiusa con il segno più: nelle ultime cinque sedute l’Euro Stoxx 50 ha segnato un incremento superiore ai 5 punti percentuali e per il nostro Ftse Mib l’ottava è andata ancora meglio con un rialzo di oltre 7 punti percentuali.

A spingere Piazza Affari è stato l’effetto-Draghi, alle prese con la formazione del nuovo esecutivo. L’arrivo di SuperMario è stato ancora più fragoroso sullo spread con i titoli tedeschi, sceso su livelli che non si vedevano da oltre 5 anni sotto quota 100 punti base.

Oggi il differenziale Btp-Bund, che nel corso della seduta ha toccato un minimo a 94,75 punti, è arretrato di un punto e mezzo percentuale a 98 punti base. Il Ftse Mib ha invece terminato la settimana sopra i 23mila punti a 23.083,42, +0,8% rispetto al dato precedente.

A Milano a guidare i rialzi è un comparto bancario in cui spicca il +4,71% di BPER, il +1,04% di Banco BPM ed il +2,17% di UniCredit. Pier Carlo Padoan, futuro presidente di Piazza Gae Aulenti, ha fatto sapere che l’istituto vuole “crescere e creare valore, anche, se necessario, attraverso linee esterne”. Tra le opzioni al vaglio c’è anche quella di un’integrazione con MPS (+7,22%) che, come altre, sarà valutata.

Giornata sotto i riflettori anche per Intesa Sanpaolo. L’istituto, il cui titolo ha terminato in rialzo del 2,51%, ha presentato i conti relativi all’esercizio 2020 che si è chiuso con un utile netto di 3,3 miliardi di euro, dai 4,2 miliardi di 12 mesi. Tenendo conto esclusivamente del quarto trimestre, è stata registrata una perdita di 902 milioni.

Ad alzare il velo sui conti ha pensato anche Enel (-1,27%) che ha terminato il 2020 con un Ebitda ordinario stabile a 17,9 miliardi di euro e ricavi per 65 miliardi, meno 19 per cento rispetto a 12 mesi prima. L’indebitamento netto è salito a 45,4 miliardi, dai 45,18 miliardi di inizio anno. (In collaborazione con money.it)

Piazza Affari brinda all’arrivo di Draghi, spread ai minimi dal 2015

Milano, 4 feb. (Adnkronos)

Partita piatta, Piazza Affari ha ripreso la strada dei rialzi in attesa del responso delle consultazioni del premier incaricato Draghi. Nel complesso, il sentiment sui mercati è positivo in scia dei dati sull’andamento della pandemia e delle campagne di vaccinazioni. Ottimismo arriva anche dal comparto energetico, dove il Brent, dopo tre sedute consecutive di guadagni, ha consolidato a 58,6 dollari al barile.

A Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,65% portandosi a 22.900,55 punti, il terzetto formato da Saipem, Tenaris ed Eni ha messo a segno un rialzo del 2,31, dell’1,58 e dello 0,95% per cento. Giornata di guadagni anche per i titoli del risparmio gestito: FinecoBank ha segnato la performance migliore del listino delle blue chip registrando un +6,21% (la raccolta a gennaio ha segnato un +175% annuo), Azimut ha guadagnato il 4,6% e Banca Mediolanum il 3,25%.

Incremento di oltre cinque punti percentuali per Pirelli (+5,72%) che oggi ha capitalizzato la raccomandazione di acquisto emessa da Bank of America che sulle azioni hanno un prezzo obiettivo fissato a 5,6 euro (4,66€ in chiusura oggi).

I dati trimestrali e l’outlook hanno permesso a CNH Industrial di segnare un 2,51% mentre tra i bancari il velo sui conti è stato alzato da BPER (+4,17%). Nel comparto, l’accoppiata formata da Intesa Sanpaolo e UniCredit ha terminato con un +2,94% e con un +2,62% mentre Mediobanca ha segnato un +2,95%. Delfin, la holding che fa capo a Leonardo Del Vecchio nell’ultimo mese ha acquistato circa 11,1 milioni di azioni dell’istituto di Piazzetta Cuccia, pari all’1,25% del capitale. In attesa dei conti, Enel ha terminato con un +0,05%.

L’effetto-Draghi si fa sentire sullo spread, sceso di quasi cinque punti percentuali a 100 punti, il livello minore dal 2015. (In collaborazione con money.it)